Generale, uomo politico e dittatore spagnolo. Frequentata l'Accademia militare
di Toledo, si arruolò come volontario nelle truppe d'assalto in Marocco,
dove era in corso la sanguinosa guerra di conquista coloniale. Fu nominato
capitano, per meriti di guerra, nel 1915. Nel 1920 tornò in Africa e per
lo zelo dimostrato nella repressione di Melilla, 1921, fu nominato generale. Nel
1927 venne nominato direttore dell'Accademia militare di Saragozza; dopo tre
anni il governo della Repubblica (proclamata nel 1931) soppresse l'Accademia e
nel 1933 lo inviò alle Baleari come comandante militare. Nell'ottobre del
1934
F. represse la sollevazione catalana e, come ricompensa, nel 1935
venne nominato capo di stato maggiore e presidente del Consiglio superiore di
guerra. Quando il Fronte popolare vinse le elezioni del 16 febbraio 1936,
F. prese l'iniziativa dello stato d'assedio: Alcalà Zamora, allora
presidente, vi si oppose e lo inviò al comando delle Canarie. Nel luglio
dello stesso anno le truppe d'Africa si sollevarono contro il governo e
s'imbarcarono per la Spagna.
F., lasciate le Canarie, assunse il comando
dei nazionalisti con il titolo di generalissimo e poi di
Caudillo, dando
il via alla guerra civile. Il 30 gennaio 1938 si impose come capo dello Stato e
del governo, promulgando una nuova costituzione repressiva. Gli aiuti di Hitler
e Mussolini e l'appoggio di alcuni settori del clero furono determinati ai fini
della vittoria di
F., che l'1 aprile 1939 vinse la guerra civile.
Trovatosi con un Paese distrutto, impoverito e devastato dai bombardamenti degli
alleati fascisti che egli stesso aveva invocato,
F. declinò
l'invito interventista a fianco dell'Asse, malgrado le lusinghe e le minacce di
Hitler e Mussolini nei convegni di Hendaye (1940) e di Bordighera (1941).
All'interno la politica di
F. è stata improntata ad un totale
conservatorismo ed alla soffocazione violenta di qualsiasi fermento di
rinnovamento sociale: politica che si è sempre celata sotto la formula
dello "Stato cattolico sociale" (El Ferrol 1892 - Madrid 1975).
Francisco Franco Bahamonde